Censura nei videogiochi: argomento scottante

La censura dei videogiochi è da sempre un argomento molto contorto. In base ad alcuni periodi si è passati da censure estreme, del tipo sangue di colore verde o corpi che spariscono, ad estrema violenza come in giochi tipo Mortal Kombat a cui siamo abituati. Erano anni che qualcosa in merito non si smuovesse e da giocatori eravamo tutti contenti per la libertà di espressione, ma la cosa sembrerebbe aver preso piede. Negli ultimi anni la “cancel culture” si sta accanendo non poco con qualsiasi prodotto di intrattenimento, causando disagi e lamentale sempre più ai limiti dell’assurdo.

Una delle assurdità menzionate poco prima è proprio quello capitato ad uno dei giochi culto per gli amanti dei picchiaduro. Parliamo di Street Fighter 2 e di una modifica che Capcom avremme fatto con il rilascio della “Capcom Stadium” una raccolta di titoli in cui troviamo anche lo stesso titolo menzionato. A quanto pare dal livello di Honda sarebbe stato rimosso il famoso sole nascente, spiazzando i giocatori che si sono ritrovati a giocare in un’arena a cui mancava qualcosa.

Come potete notare dall’immagine la differenza si nota abbastanza. Né Capcom, né Nintendo hanno rilasciato dichiarazioni riguardo questo cambiamento, che aveva interessato anche Street Fighter V all’epoca della sua uscita, dove il sole era stato privato dei raggi colorati. L’ipotesi più plausibile è il simbolismo legato a questo sole, che per la maggior parte dei nipponici rappresenta l’imperialismo dell’epoca in cui l’esercito occupò la Cina e la Corea. Per evitare disguidi, visti i tempi in cui è stato citato persino Holly e Benji, la scelta potrebbe essere sensata.