I videogiochi hanno sconfitto Hollywood

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I videogiochi hanno sconfitto Hollywood. Non è una presa di posizione di parte come potrebbe sembrare, ma la fotografia della realtà raccontata dai numeri che nel corso di qualche decennio, ha visto ribaltare completamente i rapporti di forza tra l’industria del cinema e quella videoludica.

Se soltanto qualche anno fa, il gaming era considerato un fenomeno soltanto di nicchia, oggi prodotti come Grand Theft Auto 5 o Fortnite hanno un’audience globale, capace di generare incredibili profitti per Rockstar o Epic Games. Per approfondire il tema, il casinó online di Betway ha creato un articolo molto approfondito  con tanto di infografica interattiva e che mette in chiaro le nuove dinamiche nel campo dell’industria dell’intrattenimento.

Non solo le software house videoludiche, ovviamente in alcuni casi, fatturano più delle major cinematografiche, ma il loro appeal è aumentato notevolmente per gli stessi attori e sui media. Difficilmente ci si potrà scordare ad esempio all’E3 del 2019 l’apparizione di Keanu Reeves alla conferenza di Microsoft in cui veniva svelata la sua partecipazione come co-protagonista nell’attesissimo Cyberpunk 2077.

Se una volta gli attori si limitavano a “prestare” la loro voce ai protagonisti dei videogiochi, oggi grazie alla tecnologia del motion capture, si possono riprodurre le loro fattezze in digitale all’interno di una avventura interattiva. Prima dell’amatissimo protagonista di Matrix, già sono state tante le stelle di Hollywood protagonisti di un videogame.

Molto recentemente abbiamo visto  Norman Reedus nei panni di Sam Porter Bridges, il protagonista del tanto discusso Death Stranding disponibile dallo scorso inverno su Playstation 4 ed in arrivo anche su PC questa estate. Un altro attore del cast della serie cult The Walking Dead, Jon Bernthal ha invece interpretato il ruolo di “villain” principale in Ghost Recon Breakpoint. Rimanendo in ambito di serie cult, il Jon Snow del Trono di Spade televisivo, Kit Harington è diventato l’ammiraglio Salen Kotch in Call of Duty Infinite Walfare.

La lista potrebbe continuare ancora per molto a lungo ed indubbiamente continuerà ad allungarsi grazie all’uscita delle nuove console di Microsoft e Sony, rispettivamente Xbox Serie X e Playstation 5. L’uscita è prevista entro la fine dell’anno in tutto il mondo ma già oggi abbiamo potuto avere un assaggio di cosa porterà la nuova generazione di macchine da gioco e sarà davvero limitante parlare di film interattivi: le nuove macchine da gioco promettono grafica iper realistica con veri e propri mondi virtuali in cui vivere un’avventura immersiva da togliere il fiato e inimmaginabile soltanto qualche anno fa.

Dunque per le major di Hollywood non c’è futuro? Sarebbe eccessivo affermare una cosa del genere ma di certo il trend di superiorità economica e di appeal dell’industria videoludica rispetto a quella del cinema sembra decisamente inarrestabile ed il gap con il passare del tempo non potrà che ulteriormente aumentare.

E se sempre più studios cinematografici si affidano a personaggi dei videogiochi per le loro pellicole ottenendo anche grandi successi (ultimo esempio il film dedicato a Sonic, il porcospino blu, vera e propria mascotte di SEGA), per l’industria dei videogiochi la strada sembra davvero in discesa.

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