Videogiochi del futuro: come saranno?

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Il gaming è divenuto ormai un vero e proprio business, che ha evoluto i propri connotati nel corso degli anni. Un mondo a sé stante, che ha trasformato l’esperienza di gioco mutuando aspetti dal cinema e dall’intrattenimento. Un settore che quindi ha accresciuto le potenzialità del passato conformandosi a quella che è la richiesta dell’utenza contemporanea. Un’utenza che è figlia della generazione dei nativi digitali, i quali necessitano sempre più di emozioni e rese tecniche, grafiche ed esperienziali di gioco di assoluto livello.

Videogiochi del futuro

Del resto basta guardare alle serie tv o ai prodotti cinematografici e alla loro crescita per capire come anche il gaming per restare al passo avesse bisogno di attingere da essi. Una concorrenza sul piano dell’entertainment che giova a tutte le parti coinvolte generando uno sviluppo costante di ciascuna di esse. In questo contesto andiamo però a concentrarci su un aspetto in particolare: ossia quali e come saranno i videogiochi del futuro.

Il gaming del futuro parte dal presente

Dopo una doverosa premessa che descrive il contesto in cui prende piede la tematica che andiamo a trattare, entriamo nelle pieghe di quest’ultima analizzando quelli che potranno essere i connotati del gaming del futuro. Il mondo sta cambiando e lo si evince anche in quei campi che sembrano immutabili: la  lista dei casinò aams oggi è completamente diversa da quella di un tempo. E pensare che hanno leggi più restrittive. Idem per i giochi, che con l’intelligenza artificiale hanno fatto passi da gigante. Anche i videogiochi evolvono di continuo, attingendo da diversi settori multimediali paralleli. Una caratterizzazione che rende tali esperienze videoludiche sempre più vicine a quelle cinematografiche o seriali. Infatti da quel che si può notare nei titoli per console recenti, sono aumentati gli spazi dedicati alla narrazione delle storie alla base dei giochi. Sempre un numero crescente di frame dall’aspetto similare al grande schermo, coinvolgono un giocatore che diventa spettatore al tempo stesso. Quindi il gaming del futuro è evidente che stia partendo già dal presente attuale, da quelli che sono dei fattori di evoluzione in pieno vigore oggigiorno. Su di essi è presumibile una successiva e nemmeno troppo lontana ulteriore trasformazione che renderà i giochi per console e pc delle autentiche perle a metà tra cinema e gioco. Un mix sensoriale spettacolare che immergerà l’utente in modo immersivo nella storia ludica sviluppata sullo schermo.

Più resa grafica e narrazione a sfavore del gioco?

Il punto nevralgico della questione legata al gaming del futuro e quindi a come saranno i videogiochi del domani concerne la narrazione e la resa grafica. Queste ultime due caratteristiche dei giochi attuali già fanno intuire quella che potrebbe essere la realizzazione e definitiva concretizzazione dei titoli per console e pc del domani. Ossia privilegiare sempre più la storia raccontata nel gioco e la sua resa su schermo (con il 4k che forse diventerà 5k chissà) per coinvolgere a pieno l’utente. Aspetti che però potrebbero apparire a taluni controproducenti, specie per la giocabilità. Infatti molti titoli di successo hanno perso da questo punto di vista proprio per la volontà delle case produttrici di gaming di favorire il piano narrativo a quello esperienziale. Ma qui emerge con forza una domanda: stiamo sempre parlando di gioco o di cinema? L’interazione viene ovviamente meno a favore di una fruizione passiva che però non appartiene al gaming. Questo mondo è sempre stato incentrato sulla collaborazione tra utente e macchina, con il gioco a richiedere costantemente l’apporto del giocatore. Minori quindi saranno gli spazi di interazione e maggiore sarà il consequenziale distacco da parte del gamer. Un campanello d’allarme che dovrà far riflettere molto le aziende videoludiche in fase di sviluppo dei prossimi titoli.

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