Half-Life 3: torna qualche indiscrezione

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Valve è la software house divenuta famosa grazie alla piattaforma steam, prima ancora però aveva cominciato una saga che gli amanti dei giochi sparatutto in prima persona non possono non conoscere ed amare. Half-Life è stato un gioco che ha dato origine ad un mito e come ogni prodotto valve ha generato una piccola rivoluzione. Il primo capitolo è riconosciuto come uno dei primi giochi ad introdurre la fisica nei videogiochi, ovvero la possibilità di interagire con le cose all’interno degli scenari, tipo lanciare un semplice bidone. Half-Life 2 ha aggiunto un ulteriore qualità a questo frangente con l’introduzione della gravity gun, un fucile gravitazionale che permetteva di usare ogni oggetto dello scenario come arma, ed è stato anche abbastanza imitato persino in titoli come Doom 3. Senza contare del motore grafico open source, pioniere della moddabilità grazie alla libertà di espressione che donava e la sua totale gratuità.

Con l’ultimo gioco sviluppato sulla saga Half-Life Alyx, che utilizza l’interfaccia del visore per la realtà virtuale, pare che si sia riaperta nuovamente una vecchia ferita, quella che tutti i fan della saga hanno ben nota perché la possibilità che si concretizzase un terzo capitolo od un continuo è sempre stata vanificata. In Alyx però il finale conosciuto è ben altro e riprende quello che accade dando una nuova parvenza di seguito. Sarà davvero la volta buona che Valve stia pensando ad un seguito nonostante le numerose smentite del suo fondatore Gabe Newell? Abbandonata l’ipotesi vr a causa della grossa concorrenza di Meta ed i costi minori che ha, Valve ha spostato il suo interesse sulla console casalinga denominata Steam Deck e pare ci sia già qualcosa che bolle in pentola, un gioco chiamato Project Citadel, altra carne sul fuoco che ha riacceso le speranze ormai morte dei fan.

Queste informazioni sono dunque da considerare attendibili? Ni. In ogni caso i fan sanno che devono andarci cauti e non farsi troppe illusioni, visto che Valve è concentrata sull’hardware. L’unica possibilità flebile è l’affidamento ad un team di sviluppo diverso che potrebbe fare il miracolo. Basti pensare al lavorone finalmente concluso di Crowbar Collective che con Black Mesa hanno ridato lustro al primo capitolo con un remake grafico e del gameplay da spaccarsi la mascella dallo stupore. Insomma l’amore per questa saga non è mai morto e dopo Alyx sperare un poco forse non fa proprio malissimo, ma ripetiamo che bisogna comunque restare cauti e godersi quello che arriverà.

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